omeroj Posted December 9, 2003 Report Share Posted December 9, 2003 Ritengo che alla nostra eta'....e la mia lettera e' rivolta ai miei coetanei.... e' cosa buona e giusta divertirsi al meglio, coadiuvando dovere e piacere.Proprio questo credo sia il motto di ognuno di noi....prima il dovere e poi il piacere.Cioe' e' vero che un ragazzo a 20 anni si deve divertire..puo' giocare a bridge 3 volte alla settimana...ma la scuola?La finta cultura che cerca di darti un'istruzione, anche se ormai in fetida cancrena.....?Io penso che il bridge deve essere giocato, perche' e' bello, e' divertente, e' un gioco serio, ma appunto per questo ognuno di noi ragazzi, giocando ad un gioco di notevole spessore...mentale....., dovrebbe essere cosciente del fatto che la cultura ci e' utile nella societa', che ormai arrivati ad una certa' eta' senza un pezzo di carta che si chiama laurea, non siamo nulla, non veniamo calcolati proprio......Vale la pena rischiare secondo voi?Impostare come priorita' una scienza quale e' il bridge...comunque piena di incertezze.....e barcollamenti...e tralasciare una sicurezza lavorativa...che puo' essere molto facilitata da una preparazione ad hoc....Se poi commettiamo un piccolo errore, nel bridge, possiamo essere messi da parte..se non facciamo un 3s.a....un 4 picche....se un periodo e' difficile per noi....E' un argomento molto serio e ritengo che essendoci molti juniores e cadetti su bbo,possono esprimere le loro considerazioni a riguardo:es(tendenz, princi, franci,teino,ARRIGO,missy,queequeg,felix78,valeria@78,lydia,CICERO,ed altri).Ragazzi io ho illustrato,anche se non a pieno la mia posizione, anche se non e' difficile capirla.Vorrei sapere voi cosa ne pensate......Ognuno e' libero di dire cosa ritiene giusto fare;pero' mi piacerebbe saperne le motivazioni anche perche' e' dal buon dialogo(Socrate docet) che si capiscono tante cose....la verita' non esiste, diceva Pirandello, sono solo tante opinioni, ma noi siamo 1, nessuno e centomila....mi direte la votra opinione? Omero Simone P.S. Ovviamente se qualche persona, un po' meno coetanea di noi, si vuole pronunciare, ben venga; il dibattito, se fatto con correttezza e reciproco rispetto, e' salutare per tutti noi.Omero Simone Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
patroclo Posted December 9, 2003 Report Share Posted December 9, 2003 Caro Omero, magari avessi la tua età.Ma se vuoi un consiglio, laureati, magari in 15 anni se ti puoi mantenere l'università con i premi vinti giocando a bridge. In caso contrario, se non vinci abbastanza,dedicati solo all'università e laureati prima.Il futuro è diverso da come ce lo aspettiamo, guarda che fine hanno fatto i sessantottini.Ciao Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Antar725 Posted December 9, 2003 Report Share Posted December 9, 2003 Caro Omero L'argomento è sicuramente interessante ed altrettanto entusiasmante !!! Ti risponderò con alcuni esempi lasciando a Te l'approfondimento e le conclusioni : 1) Onassis da ragazzino vendeva giornali in strada ma aiutato dalla sua fervida intelligenza sapeva cogliere , dall'osservazione quotidiana del reale, le leve fondamentali che muovono il mondo. E non possiamo dire che di strada non ne abbia fatta !!!! 2) Belladonna e Forquet 2 grandissimi campioni , il primo era gioielliere il secondo manager di banca ad un certo livello. Hanno saputo coniugare per tanti anni la presenza ai massimi livelli bridgistici mondiali con una professione di imprenditore o manager. In bocca al lupo ,di tutto cuore !!!! Antar 725 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted December 9, 2003 Author Report Share Posted December 9, 2003 Ringrazio innanzitutto Patroclo e Antar per aver risposto al mio post....A Patroclo voglio dire:non e' una questione di soldi e di potersi mantenere ma con la riforma delle pensioni stiamo freschi, se ci mettiamo 15 anni all'universita', andremo a 90 anni in pensioneeeeeeeeeeee e io di certo non voglio fare il medico fino a 80 anni......In merito ad Antar sono pienamente d'accordo con lei, dato che e' quello che sto cercando di fare da quando ho iniziato a giocare a bridge.Ciao e grazie ancora.P.S. Aspetto pero' coloro che sono stati chiamati in causa!!!!!Cadetti, juniores a rapporto nel forum, forza!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Felix Posted December 10, 2003 Report Share Posted December 10, 2003 Giusto due cose:La cultura non ha niente a che vedere con l'isrtruzione universitaria o can la professione scelta (in particolare per quanto mi riguarda al liceo ero molto più "colto" di adesso, avevo molto piu tempo libero per leggere e interessarmi ad altre cose che non fossero strettamente oggetto di studio).Detto questo, credo che la scelta università vs bridge non si ponga neanche...intanto perchè è perfettamente possibile coniugare un'attivita agonistica di buon livello con lo studio...e secondo perchè una scelta di professionismo deve partire da una passione talmente accecante che la scelta non si pone nemmeno B)Felix Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted December 10, 2003 Author Report Share Posted December 10, 2003 Felice ho apprezzato molto il tuo intervento...ma vedi la lettera era fatta proprio perche' ci sono molti casi nel bridge giovanile.....che non hanno saputo coadiuvare i 2 interessi....altrimenti non avrei scritto.Ti ringrazio ugualmente per aver espresso la tua opinione...... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Felix Posted December 10, 2003 Report Share Posted December 10, 2003 Certo, e io non ho mai detto che sia facile fare entrambe le cose a buon livello...ho solo detto che è possibile! ;D Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mda Posted December 10, 2003 Report Share Posted December 10, 2003 Ragazzi mi sembra di sognare !! ma stiamo parlando di abbandonare eventualmente gli studi per amore del bridge ??? ma siete impazziti ??Sara' che io non ho fatto altro che studiare da quando avevo 6 anni, e a quasi 50 continuo a lavorare studiando ... non capisco come si possa pensare di mettere le due cose in contrapposizione, soprattutto in un paese come il nostro in cui non mi sembra che si possa "vivere" di bridge. Con questo non voglio assolutamente dire che e' indispensabile studiare, io stimo nello stesso modo lo scienziato e l'idraulico !! per carita' non voglio essere fraintesa .. Ma studiare non rende piu' ignoranti, la cultura non e' mai sufficiente: lo studio aiuta comunque ad imparare ad analizzare i problemi, porsi domande ed obiettivi e trovare soluzioni, cercando quello che altri hanno gia' detto o fatto in quel settore (la bibliografia!), mettendo in relazione fatti e possibili spiegazioni. L'acquisizione di questa mentalita' analitica aiuta molto in molte altre cose della vita, sopratutto a capire i meccanismi della politica, della psiche, degli affetti, della natura, degli eventi esterni, della lavatrice che perde acqua, dei bambini che piangono e ....... anche del bridge (forse)!Scusate il predicozzo ... non sto dicendo a nessuno di abbandonare il bridge, che mi sembra invece un eccellente strumento di stimolo mentale, ma di non abbandonare gli studi se li si sta facendo e magari piacciono.Detto questo vi saluto, torno a lavorare, cioe' a studiareeeeeeeee, Mila Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted December 10, 2003 Author Report Share Posted December 10, 2003 Brava Mila, proprio questo e' il succo del discorso.....sono d'accordo con te per tutte le tue righe scritte e apprezzo molto il fatto che tu abbia espresso la tua opinione.....molto di piu' perche' e' come la penso io:-))))))))))))))))))) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giasone Posted December 10, 2003 Report Share Posted December 10, 2003 Ciao Omero come ben sai io ho quasi il doppio dei tuoi anni (quindi stò nella terra di mezzo:)) tra te ed altri bridgisti l'argomento è interessante ed io come al solito proverò a dire la mia ;Dforse hai ragione tu quando dici che in questa società senza un foglio di carta non sei niente non sei calcolato o forse no vedi omero secondo me le idee valgono molto ma molto di più di un pezzo di carta secondo me.chi riesce a coltivarle a portarle avanti è geniale e molti in passato e nel presente sono geni senza avere una laurea ma è anche vero(non nascondiamoci come gli struzzi) che per i giovani entrare nel mondo senza quel pezzo di carta è sempre più difficile.questo perchè la società odierna non ha più il tempo di scoprire che c'è dietro una persona ma lo deve sapere subito e cosa meglio di un pezzo di carta che ne attesti gli studi ecc.di esempi ne potrei fare mille ma inutile divagare su un concetto che credo abbiate capito ampiamente.certo non è semplice diventare campioni e studiare ma neanche impossibile secondo me.anche perchè come ben saprai molti dei campioni comunque lavorano e dedicano il loro tempo tra bridge e lavoro certi i campionissimi hanno sponsor vincono tornei con ricchi premi insomma hanno anche molti introiti e ciò gli consente di poter lavorare in ambiti più elastici e meno rigidi di un lavoro strettamente dipendente o in alcuni casi di non lavorare affatto(nel senso stretto del termine) facendo del passatempo di molti il loro lavoro .però alla fine credo che questo faccia parte della selezione naturale che avviene in ogni sport probabilmente perderemmo qualche futuro campione per strada ( capita) ma è altrettanto vero che alla fine rimangono molti campioni che hanno studiato lavorato e giocato a bridge.certo per voi è difficile ma vista la vostra giovane età presumo che qualcuno tra voi lascerà (non il bridge ma l'agonismo ad alti livelli ) e quelli che resteranno ci faranno sognare a lungo:)in fondo la tua situazione non è poi molto diversa da persone 40enni che si scoprono campioni e molto portati per il bridge ma hanno una famiglia un lavoro ecc.è sempre difficile scegliere ricordalo perchè avrai sempre qualcuno che ti dirà TE L' AVEVO DETTO IO ma in fondo come dico sempre io tanti più mi dicono te l' avevo detto io tanti errori avrò fatto ma alla fine la mia vita la scelgo io e credimmi non ha mai pagato nessuno per me ma solo e sempre io ma quello che provo nel sentirmi libero vale molto di più di tantew scelte sbagliate.tu non dare mai la colpa ad altri delle tue o vostre scelte e vedrai che un giorno che tu sia seduto , a terra o in piedi avrai mille cose da raccontare che siano tristi o allegre non ha importanza l'importante è che tu hai vissuto e pensato da uomo libero. in conclusione se riuscite a fare entrambe le cose fatele se non ci riuscite e vi trovate ad un bivio fate la scelta più giusta per voi non quella più comoda per gli altri.Giasone Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LydiaF Posted December 10, 2003 Report Share Posted December 10, 2003 Ciao Omero!Apprezzo molto l'argomento che hai deciso di trattare in questo forum, anche perchè riguarda tutti noi da molto vicino: come ben sai sempre più juniores disertano gli studi per inseguire il sogno lontano di diventare dei professionisti di bridge, e questa è una cosa tristissima.Non voglio essere fraintesa, capisco nel profondo lo stato d'animo di queste persone. Io stessa amo il bridge più di tutto il resto e spesso cado nella tentazione di abbandonare i libri per qualche ora e collegarmi a Bridge Base o andare al circolo, ma abbandonare totalmente gli studi è tutta un'altra cosa...Non ne faccio una questione di cultura personale; credo che una persona non laureata possa essere eugualmente erudita o colta e possa comunque, col tempo, acquisire le conoscenze e il "saper-fare" tecnico per inserirsi nel mondo del lavoro. Tutto ciò è solo più difficile e richiede molto più impegno di quanto non ne porti via lo studio universitario. Il problema è, piuttosto, che i nostri juniores ritengono di non avere il tempo di fare tutto ciò e, come ben si sa, una cosa è studiare a 20 anni e una cosa è provare in un futuro a recuperare le lacune che l'assenza di un certo impegno universitario ed extrauniversitario hanno man mano creato. Tra l'altro, in Italia (per fortuna o purtroppo, dipende dai punti di vista) la presenza di un titolo di studio è ancora fondamentale per poter accedere ad impieghi di livello medio-alto; perchè precludersi questa possibilità alla tenera età di 20 anni?La mia mente va, oltre che ai nostri amici del bridge, anche a tutti quelli che abbandonano i propri studi per inseguire un'improbabile carriera, possa questa essere quella di calciatore, di modella, di cantante.Lasciare tutto per inseguire un sogno, anche se lì per lì può sembrare bellissimo, è "statisticamente" sbagliato, adesso spiego perchè.Guardando per un attimo ai "grandi" del bridge possiamo effettivamente notare che alcuni di loro hanno col tempo lasciato il lavoro per diventare dei veri professionisti, e che questo li ha sicuramente aiutati ad emergere e a specializzarsi; del resto è inaudito pensare che un medico che passa tutta la giornata in sala operatoria possa rendere al tavolo da bridge quano qualcuno che si sveglia a mezzogiorno e passa, se mai, il pomeriggio a settare convenzioni dichiarative col proprio partner. Tutto ciò è sotto gli occhi di tutti e sicuramente non è passato inosservato a chi, fin da giovane, si è votato a questo tipo di scelta. Quello che, però, non hanno preso in considerazione e che invece, a mio avviso, è degno di nota, è il fatto che solo pochi fortunati, allo stato attuale dei fatti, possono dire di vivere (e vivere bene) con i soli proventi del bridge. Alcuni possono godere di proventi più o meno occasionali dovuti a prestazioni eseguite nel corso di vari tornei o a saltuarie lezioni di bridge tenute al circolo del paese, ma i veri "stipendiati del bridge" si contano sulla punta delle dita. E' questo quello che intendevo quando ho scritto che lasciare tutto è "statisticamente sbagliato". Quanti di loro ce la faranno veramente? Io non penso più di un paio, anzi, potrei dire con la certezza quasi assoluta che nessuno avrà la vita facile che adesso sta sognando; e quanto costerà a questi futuri uomini tornare sui libri alla tenera età di 35 anni o iniziare a lavorare con la consapevolezza di non riuscire fisicamente ad arrivare all'età della pensione?Lasciare tutto per il bridge è come smettere di lavorare nella convinzione di poter, un giorno, vincere la lotteria.Che dirti? Mi auspico di assistere il prima possibile ad un'inversione di tendenza: non è ancora troppo tardi per riprendere i libri in mano...Saluto tutti e ringrazio in anticipo chi deciderà di replicare (nel bene o nel male) a questo intervento.Lydia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted December 10, 2003 Author Report Share Posted December 10, 2003 Io replico nel bene; devo ammettere di aver letto un intervento molto meticoloso, ricco di grinta giovanile e leggera ironia.I miei complimenti a Lydia Fiandaca che, nonostante la sua tenera eta', c.a. 19 mi pare, ha raggiunto una maturita' di pensiero e una scorrevolezza di linguaggio propia di eta' ben piu' avanzate.Sono d'accordo con la tua linea di pensiero e di principio, specie quando dici che coloro che vivono con il bridge si contano sulla punta delle dita.....ma io avrei un altro orizzonte a proposito.....questi campioni, fino a quando riusciranno a essere sponsorizzati?Fino a quando avranno la lucidita' mentale e l'elasticita' nel ricordare tutte le carte, tutte le sequenze?Ci riescono? Ci riusciranno? Bravi, siamo contenti per loro, ma come dire.....io preferisco non rischiare e fare tutto finche' il tempo, la voglia e la mente me lo permetteranno..ma dinanzi ad una scelta..non avro' minima esitazione a riguardo....il lavoro..il posto sicuro..che nella societa' di oggi e' un'utopia stando alle statistiche ansa.Il 35/40% dei giovani impiegano piu' di 10 anni per trovare un posto di lavoro fisso.....se poi ci facciamo plagiare dalla febbre del bridge, che e' una droga non leggera, amici miei sara'dura venirne a capo.....Be' ne riparleremo fra 40 o 50 anni, che ne dite:-))))) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
tendenz Posted December 15, 2003 Report Share Posted December 15, 2003 Ciao Omero... finalmente riesco a rispondere al tuo problema/dilemma/quesito/cruccio...Beh... devo dire che nella vita capita continuamente di dover prendere delle decisioni... dalle più banali come che pizza prendere, che camicia mettersi, che film vedere a quelle sicuramente meno banali, non ultima la famosa scelta di "che cosa farò da grande?".Quante volte ci è capitato di voler mettere una camicia, proprio quella camica là... per poi scoprire che quella camicia proprio non c'era perché era a lavare? Beh più di una volta... e allora cosa abbiamo fatto? Siamo rimasti a letto o peggio siamo usciti ignudi? Nah... ne abbiamo presa un'altra...Con questo cosa voglio dire? Che se si era presa la strada per diventare medico, avvocato, ingegnere, panettiere o qualsivoglia professione, una volta innamorati del bridge la si deve subito abbandonare per cercare il futuro nelle carte? (lol parlo da astrologo!!!). Sì.NOOOO! vi ho fatto uno scherzo lol. E' sbagliato arrendersi alla prima difficoltà, se quella camicia non la troviamo andiamo a vedere se è nel cassetto di nostro fratello, andiamo dall'oculista per curare i nostri problemi eventuali di daltonismo, mettiamo sotto sopra la casa e cerchiamola... Se stiamo giocando 4cuori e troviamo le atout 41 non arrendiamoci di fronte al nemico... c'è sempre la possibilità di giocarsi la riduzione.Con questo cosa voglio dire? Che non bisogna assolutamente cedere alla tentazione del bridge per cercare ASSOLUTAMENTE di laurearsi? Sì.NOOOO! Scherzo bis. Uno dei più grandi errori che si possa a mio avviso compiere, è quello di scegliere una via, una vita senza mai interrogarsi sul motivo per cui la si è scelta. (Per tutti quelli che hanno giocato almeno una volta con me: non rinfacciatemi tutti i contratti che non ho mantenuto perché non ho pensato un secondo di più prima di scegliere LA linea di gioco...). Ritornando al discorso di prima, se si crede che il bridge potrà essere la nostra vita, la nostra fonte di guadagno nonchè di soddisfazioni, e questo è veramente quello che crediamo... beh... allora in bocca al lupo! Come disse il fratello di Zia allo stesso quando stava per partire.... "Se lasci il tuo lavoro per un gioco... allora cerca di essere il più forte del mondo!"Ciao a tutti. Aldo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
tendenz Posted December 15, 2003 Report Share Posted December 15, 2003 La Zia di cui parlo alla fine non è la sorella di mia mamma o di mio papà ma Zia Mahmood... che nessuno si faccia strane idee :-) Tutto questo perché in claris (o in clair? mah) non fit interpretatio.Aldo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted December 15, 2003 Author Report Share Posted December 15, 2003 Sicuramente una lettera ricca di ironia e coinvolgenti "volta bandiera"..........comunque in merito alle camicie, forse tu poi andare a vedere nel cassetto di tuo fratello, perche' siete gemelli, noi noi!!!!!!!:-)))))))))))))))).Ho apprezzato molto il tuo intervento riguardo al mio argomento proposto, indipendentemente dal fatto che sono d'accordo con te.Spero che altri giovani, come princi o franci o queequeg o teino o missy...valeria@78 etc etc possano esprimere il loro parere a riguardo; volendo possono esporre la loro esperienza bridgistica.....perche' la mia lettera iniziale e' molto fondata....dato che cerco sempre di prevenire un qualcosa.......che e' gia' in atto......e a buon intenditore poche parole....tra gli juniores ci siamo capiti.Ciao ragazzi e grazie Aldo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
tendenz Posted December 20, 2003 Report Share Posted December 20, 2003 Grazie Omero e tanti auguri su tutti i campi anche a te! Aldo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
luc333 Posted December 22, 2003 Report Share Posted December 22, 2003 :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
luc333 Posted December 23, 2003 Report Share Posted December 23, 2003 il mio smile precedente voleva essere una faccia meravigliata!!!!! prima perchè mi piaci quando ragioni cosi omero e poi sono sconcertata , se qualcuno non è della tua opinione . vorrei scrivere di più ma scusami non sono italiana e perciò faccio brutte figure nello scrivere meglio dire solo ok mi sta bene il tuo ragionamento un'abbraccio luciana Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted December 29, 2003 Author Report Share Posted December 29, 2003 Dal primo al quattro gennaio ci sara' il collegiale a San Giusto Canavese per alcuni juniores e cadetti che hanno meritato la convocazione.Buona fortuna a tutti e speriamo che si riesca a fare una nazionale italiana cadetti degna di un ormai...vecchissimo passato.In bocca al lupo a tutti.....ma non trascurate gli esami e le ultime interrogazioni ;) :P :) :) :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted December 30, 2003 Author Report Share Posted December 30, 2003 Amici miei juniores e cadetti, qualcuno ha avuto da ridire sul mio p.s., ovvero su una frase di uno degli scienziati piu' famosi che sia mai esistito:chi e'?------ -------- .Chi compra una vocale?Chi compra una consonante?Chi da' la soluzione?Chi gira la ruota?Chi gira la valletta?....... ;D ;D ;D ;D ;D Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
luxor verteau Posted December 30, 2003 Report Share Posted December 30, 2003 Credo che Einstein non fosse sicuro nemmeno della seconda.Eraclito sì Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted January 3, 2004 Author Report Share Posted January 3, 2004 Che cosa e' la cultura?Tutto e' cultura,dalla pietra al rubino,dalla pasta al dolce,dalla storia alla geografia,dal telefono al fax,dal commodore 64 ad internet,dal wist al bridge,dal monoteismo al politeismo,dalla poverta' alla ricchezza,ma la vera cultura e' rendersi conto di cio' che veramente sappiamo... e prima di fare un discorso di politica,per esempio, direbbe Socrate:Amici miei voi siete politici, oratori,avvocati, magistrati, senatori etc etc e di chiacchiere ne sapete dire e fare tante e nessuno potra' mai dire il contrario; volete parlare di politica, anche io, grazie, ma ditemi una cosa prima: CHE COS'E' LA POLITICA?......Le vostre considerzazioni a riguardo.Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
luxor verteau Posted January 3, 2004 Report Share Posted January 3, 2004 Direbbe Di Pietro: e qui che c'azzecca?La cultura è quello che rimane quando hai dimenticato ciò che hai studiato. (Piero Angela)La cultura è quel complesso di conoscenze che consente di modificare l'ambiente (Cohen)La cultura è la comprensione e la valutazione dei fatti che ci circondano e che postula l'istruzione (Accornero).Ne vuoi ancora? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omeroj Posted January 3, 2004 Author Report Share Posted January 3, 2004 Certo, sentire citazioni carine e' sempre importante, come e' bene aggiornare il mio post, dove si parlava di cultura brisgistica, senza aver prima detto cosa era la cultura....quindi dice Omero.c'azzecca!!! ;D ;D ;D Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giasone Posted January 3, 2004 Report Share Posted January 3, 2004 La cultura potrebbe anche essere quella cosa per cui non ho mai studiato eppure ho capito ;D Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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